Quattro giorni di cammino per scoprire la Marmilla col Consorzio “Due Giare”

Dal 5 all’8 marzo “MyLand Cross Experience”

Il presidente Zedda: “Una nuova ripartenza”

A piedi per scoprire i tesori ambientali e archeologici della Marmilla, nonostante la pandemia. La notizia attesa dagli appassionati di trail di tutta la Sardegna finalmente è arrivata. Dopo l’ultimo incontro tecnico, che si è svolto nella sede di Baressa, il Consorzio Turistico “Due Giare” ha confermato la terza edizione della "MyLand Ultra Trail", che dal 5 all’8 marzo prossimi diventerà “MyLand Cross Experience”. Il patto di ferro fra i dodici comuni del territorio conferma così il binomio fra sport e scoperta di una zona interna davvero ricca di monumenti e siti ambientali, che meritano di essere conosciuti e valorizzati sempre di più. Per questo anche l’ ”esperienza” del MyLand Cross Experience” rappresenta una nuova e importante tappa di questo progetto di valorizzazione del Consorzio “Due Giare”. Lo stesso nome dell’iniziativa richiama l’esperienza, che ogni partecipante farà contando solo sulle proprie forze e i propri piedi, approfondendo la propria conoscenza di siti magari già noti, ma anche scoprendone di nuovi. <E’ una sorta di cammino, un viaggio a piedi, anche se ci sarà chi la farà anche di corsa>, ha detto Gianni Mureddu della società “Sardegna Trail Running”, che si occuperà della parte tecnica della manifestazione, <il fine è proprio la conoscenza del territorio, viverlo a piedi proprio per conoscerlo meglio>. Lo ha seguito Lino Zedda, presidente delle “Due Giare”: <Non ci saranno pubblico e iniziative collaterali a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, ma ci aspettiamo che ogni partecipante apprezzi le bellezze del nostro territorio e ne diventi poi un comunicatore e un promotore>.

IL PERCORSO. Sarà in totale di 120 chilometri, di corsa o camminando appunto e, si snoderà principalmente sul territorio dei comuni del Consorzio con quattro tracciati di 30 chilometri ciascuno utilizzando il modello, cosi detto “a margherita”, fino alla composizione di un quadrifoglio. Scelti anche i tracciati: la Giara, gli ulivi, Santa Lucia e Barumele. Ogni partecipante potrà scegliere nella stessa giornata se percorrere 30 o 60 chilometri. Mureddu ha aggiunto: <La manifestazione non presenta difficoltà tecniche particolari, oltre alla lunghezza dei percorsi e alla fatica. Solo l’uso del Gps nel seguire le tracce può rappresentare una difficoltà in più>. Le tracce, da seguire appunto tramite il Gps, saranno rese note dall’organizzazione a tutti gli iscritti qualche giorno prima della manifestazione. Percorsi dunque non segnalati, anche se faranno tappa nei siti culturali e ambientali, ma anche nei centri storici di ciascun comune. Senso di avventura, che renderà ancora più affascinante l’esperienza sportiva e immersiva nella Marmilla per ciascun iscritto. Finora in 60 hanno già risposto presente, ma c’è tempo sino al prossimo 25 febbraio per iscriversi a “MyLand Cross Experience”.

IL QUARTIER GENERALE. La sua sede sarà il Centro Servizi di Albagiara, sede di Myland, situato in località Urraba, di proprietà del Consorzio Due Giare, con ciclofficina, Bike rental e tutti i servizi del progetto, luogo di partenza e di arrivo della manifestazione. Nello stesso quartier generale, sempre presidiato, sarà possibile ricevere assistenza, fermarsi a riposare o a dormire al coperto, sarà quindi anche Check Point unico. Di questa parte logistica si occuperà la società “Adrenalinas” gestore del centro servizi Myland di Albagiara, con la supervisione di Giorgio Spiga.

PARTENZA E CIRCUITO Tutta la manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto della normativa “anti-Covid”. Partenze scaglionate e distanziate al mattino, vietata ogni forma di assembramento. D’obbligo la mascherina anche quando durante il percorso del trail alcuni iscritti dovessero decidere di camminare insieme.

IL MESSAGGIO Un’iniziativa, che diventa ancora più importante in un momento difficile come quello attuale, alle prese con il Coronavirus. Lo ha sottolineato sempre il presidente Zedda: <Vogliamo lanciare un messaggio di speranza: siamo certi di uscire da questa situazione e ricominciamo con le attività, anche se in maniera diversa, ma sicuramente si ricomincia>.