Curcuris (Crucuris in sardo) è un comune italiano di 307 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella antica regione della Marmilla
Ubicato nella parte orientale della Marmilla, ai piedi del Monte Arci, Curcuris è un piccolo centro a propensione agropastorale. La situazione geomorfologia del territorio, la ricchezza d'acqua e la fertilità dei suoli hanno infatti favorito lo sviluppo dell'agricoltura, orientata soprattutto alla coltura di foraggere e vigneti. Molto suggestivo il centro storico, con le tipiche case in pietra dell'Alta Marmilla e i murales realizzati da artisti sardi.

La Storia

L'area in cui sorge il paese fu abitata fin dall'antichità, come dimostrano le tracce del periodo nuragico che si possono riscontrare nel territorio e nei comuni limitrofi. Nel corso del Medioevo il paese apparteneva alla curatoria di Parte Usellus nel giudicato di Arborea. Una volta entrata a far parte dei domini aragonesi, Curcuris venne inizialmente amministrata dalla Corona d'Aragona per diventare successivamente feudo dei Carroz. Nel 1603 il marchesato apparteneva ai Centelles e passò poi sotto il controllo dei Catalan. Dal 1798 passò agli Osorio fino al 1839, anno in cui fu riconosciuto come comune indipendente.
Solo pochi anni dopo, nel 1848, quando vennero abolite le province, entrò a far parte della divisione amministrativa di Cagliari. La legge Rattazzi n. 3702 del 23 ottobre 1859 suddivise l'Isola in due province: Curcuris entrò a far parte della provincia di Cagliari. Nel 1927, per Regio Decreto, divenne frazione di Ales. Nel 1974 con l'istituzione della Provincia di Oristano, ne fece parte e, infine, nel 1979, dopo 52 anni, ottiene l'autonomia.

Il Territorio

Confina a Nord col territorio di Ales, a Est con quello di Gonnosnò, a Sud con Simala e, infine, a Ovest con Pompu e Morgongiori.
Il territorio è composto da una serie di colline che verso Nord si presentano ricoperte da boschi e macchia, le restanti, invece, sono brulle, destinate alle colture cerealicole o al pascolo.
Il territorio è attraversato dal rio Sa Murta, nel quale confluiscono altri corsi d'acqua minori, il fondovalle è variamente coltivato e lungo il corso d'acqua prospera la vegetazione arborea.
Curcuris offre panorami su uno dei luoghi più suggestivi dell'Isola, cui si può arrivare facilmente dal paese. Il Monte è ammantato da boschi di querce secolari, rossi lentischi e lecci, oltre che da un profumato sottobosco.

Facendo una passeggiata su un colle vicino al paese è possibile visitare la chiesa campestre intitolata alla Beata Vergine Assunta, edificata nel 1380 in stile gotico, oggi inglobata all'interno di un ampio recinto chiuso da un grande portale in legno. La facciata, intonacata di bianco, ospita un bel portale ad ogiva e il campanile a vela originale, dove ancora suonano antiche campane.

Monumenti

Le Chiese

 

La Chiesa parrocchiale di S. Sebastiano, risalente al XVI secolo, venne edificata con forme tardogotiche che nel tempo subirono sostanziali modifiche.
La chiesa è composta da una sola grande navata con cappelle laterali e presbiterio.
Nell'altare maggiore sono presenti le statue di San Sebastiano e quella della Madonna del Rosario.
Presentava sino a qualche decennio un campanile a vela (così come la chiesa della Beata Vergine Assunta) sostituito da una torre campanaria.




La chiesa della Beata Vergine Assunta, situata nella collina Santa Maria, risale al XIV secolo, si presenta in buone condizioni di conservazione, grazie ai lavori di restauro.
Conserva sul lato ad est una porta ad ogiva e l'originario campanile a vela.

Le Tradizioni

La popolazione curcurese ha conservato nel tempo le sue antiche tradizioni, restando fortemente legata alla sua identità e ai suoi usi e costumi tramandatisi nel corso dei secoli. Una delle tradizioni più affascinanti, legata al mondo agropastorale sardo e ancora mantenuta, è la Festa della tosatura, che si svolge ogni anno a inizio dell'estate con un grande banchetto in cui viene servito il maialetto arrosto.
Il 20 gennaio a Curcuris, così come in molte altre località italiane, si svolge la festa di San Sebastiano. Sebastiano, secondo s. Ambrogio, nacque a Milano e venne educato secondo la fede cristiana.
Si trasferì a Roma nel 270 e, verso il 283, intraprese la carriera militare e divenne tribuno della prima coorte della guardia imperiale sotto gli imperatori Massimiano e Diocleziano, che non sospettavano ch'egli fosse cristiano. Venne proclamato da papa s. Caio “difensore della Chiesa” e proprio quando, stava seppellendo i santi martiri Claudio, Castorio, Sinforiano, Nicostrato venne arrestato e condotto da Diocleziano, il quale lo condannò ad sagittas. La nobile Irene, vedova del s. Castulo, nel tentativo di recuperare il corpo per la sepoltura si accorse che il tribuno non era morto, lo curò e miracolosamente riuscì a guarire. In seguito proclamò la sua fede davanti a Diocleziano che ordinò, questa volta, la flagellazione sino alla morte; l’esecuzione avvenne nel 304 e il corpo fu gettato nella Cloaca Massima, affinché i cristiani non potessero recuperarlo.

L'altra importante festa del paese è quella in onore dell'Assunta il 15 agosto.

Archeologia

Il territorio di Curcuris rivela tracce di epoca nuragica e romana, sicuramente appartenenti a insediamenti decentrati a carattere pastorale o agricolo, ma solo in età medievale, per la nota tendenza all'accentramento dei nuclei abitativi per fini difensivi, ha origine il centro abitato che venne a far parte, in età giudicale, della Curatoria di Parte Usellus.
Nel territorio di Curcuris sono presenti due nuraghi:
- il nuraghe Perda 'e Mogoru
- il nuraghe Soru