Pompu è un comune di 282 abitanti situato nella provincia di Oristano, nella valle del Riu Laccus o Riu de Pompu, tra colline di marna tra cui spicca il rilievo del Monte Futtu.

La parola Pompu potrebbe derivare dal latino Pòmpa che significa corteo. In antichità, intorno ad un piccolo santuario dedicato a Santa Maria di Monserrato, si svolgevano manifestazioni religiose che attiravano molte persone provenienti da vicino e da lontano. In seguito, ai piedi del santuario, cominciò a formarsi un gruppo di case con una piccola popolazione; questi abitanti furono considerati i custodi della chiesa e preparatori dell'annuale Pompa. Essi furono chiamati Pompesi, ed il loro paese fu detto Pompu.

La storia

Nel Medioevo Pompu fece parte del Giudicato d'Arborea nella curatoria di Parte Montis. I primi riferimenti storici di Pompu risalgono all'anno 1576.
Nell'Ottocento il paese di Pompu aveva un'economia ricca e vivace, infatti aveva quattro mulini situati lungo il fiume "Riu de Pompu". In varie case di Pompu esistono ancora oggi macine per la lavorazione del grano. In una vecchia abitazione si trova anche un antico frantoio per la lavorazione delle olive, risalente ai primi anni dell'Ottocento.

Il Territorio

Il paese di Pompu è situato nella regione dell'alta Marmilla e il suo territorio e si estende per 5,08 kmq. Il suo territorio è collinare e confina con i comuni di Curcuris, Simala, Morgongiori, Siris e Masullas.
La zona presenta aspetti geologici di rilevante interesse con le rocce basali del vicino Monte Arci dove si ritrovano minerali quali agate, corniole e ametiste. Lungo la riva del fiume Laccus dominano imponenti roverelle, lecci e sughere. Il territorio fu abitato sin dalla preistoria, per le sue favorevoli condizioni climatiche, la vicinanza dei corsi d’acqua, la fertilità del suolo e la vicinanza al monte Arci, ricco di giacimenti di ossidiana.
Con il Neolitico questo territorio fu intensamente frequentato e le sue popolazioni si avvantaggiarono moltissimo della vicinanza dei ricchi giacimenti di ossidiana con cui i nostri progenitori fabbricavano armi per la caccia, punte di freccia e di giavellotto e lame, coltelli e raschiatoi.

Monumenti

Le Chiese

La chiesa parrocchiale, consacrata a San Sebastiano, è una moderna costruzione di cemento e blocchi di pietra bianca. Nella facciata si apre un portico nel quale è custodita un' antica fonte battesimale. L'interno è reso accogliente dai colori caldi del pavimento in cotto, della copertura in legno e della luce che filtra dalle vetrate colorate. In una cappella sulla sinistra vi è custodita la statua di Santa Maria, risalente al 1600 che raffigura la Madonna col bambino.
Sopra due mensole poste ai lati della chiesa ci sono le statue di San Sebastiano, piccolo e bello, e di San Giorgio a cavallo che combatte col drago; entrambe risalgono al 1700. Nel paese di Pompu esisteva un'altra chiesa, sempre dedicata a San Sebastiano. Essa venne costruita in pianura perché era troppo faticoso salire fino all'antica parrocchiale di Santa Maria sulla collina. Nel 1761 esisteva sicuramente, ma forse benedetta e non consacrata. Essa assunse gradatamente le funzioni di chiesa parrocchiale finché nel 1865 crollò dalle fondamenta. La statua del santo venne portata nella nicchia dell'altare maggiore di Santa Maria, detronizzando la santa. San Sebastiano divenne patrono di Pompu e addirittura "titolare" della parrocchia insieme a San Demetrio.

L’antica chiesa di Santa Maria di Monserrato, così la chiamano i vecchi registri della diocesi, esisteva quando ancora il paese non era nato.
Essa infatti è stata costruita nel 1500 circa e da allora l’8 settembre, per festeggiare la ricorrenza della santa, “tutti gli anni vi accorreva in processione un lungo corteo di popolo”. La chiesa di Santa Maria possiede un bel campanile a vela, mentre la scalinata in pietra per accedere alle campane non è più visibile dopo la ristrutturazione fatta negli anni '80

Archeologia

Una risorsa molto importante di questo paese sono gli scavi archeologici di “Prabanta”. Il sito è molto ampio e la forma polilobata del nuraghe rivela l'importanza che aveva in passato. In questo sito archeologico si possono trovare molte particolarità come il frantoio Murranca dell'Ottocento, i mulini in pietra, i portali con arco lavorato e l'antica chiesa di San Sebastiano.
Nel territorio di Pompu sono presenti due importanti aree archeologiche del periodo nuragico:
- Area archeologica di "Su Laccu e su Meli"
- Insediamento nuragico di Santu Miali

Tradizioni

Notevoli sono le celebrazioni in onore del santo patrono San Sebastiano. I preparativi per la festa vera e propria iniziano il 19 gennaio di ogni anno.
I giovani passano per le vie del paese chiedendo a tutti gli abitanti tronchi di legna per il grande falò del giorno successivo. Durante la notte si provvede all'accensione del grande fuoco e il 20 si porta la statua del Santo in processione, per poi benedire il grande falò nella piazza principale del paese. Il 25 aprile si festeggia il patrono dei contadini, San Giorgio. Il Santo viene portato in processione per le vie del paese accompagnato da trattori che per l'occasione vengono addobbati con tappeti, arazzi e bisacce. L'otto settembre viene celebrata la festa in onore di Santa Maria di Monserrato.
Il simulacro della Santa viene vestito col velo, la corona e diversi gioielli donati come ex voto dai fedeli